Qual è l’età giusta per diventare imprenditori?
Quali sono, oggi, le forme di sapere e intraprendenza che liberano la competizione più feroce - ed eccitante? Nella terra dei “three comma club” (il club delle tre virgole: quelle necessarie a scrivere la cifra del tuo patrimonio se sei un miliardario) Richard Hendriks giovane ingegnere della Silicon Valley negli anni '80, vive in un cottage incubatore di start up nell’area di San Francisco: la sua scoperta di un rivoluzionario algoritmo di compressione, lancia l’intera combriccola di programmatori con cui lavora nelle turbolenze da montagne russe di investitori famelici e imprenditori antagonisti e spietati.
Richard è perennemente in bilico tra la difesa della propria indipendenza e l’offerta milionaria di acquirenti predatori: tra la scoperta geniale che ne farà il nuovo guru del NASDAQ e la disfatta clamorosa che lo consegnerà per sempre alla gogna mediatica. In parte ispirata alla vera esperienza negli anni ‘80 di Mike Judge, divenuto successivamente famoso con serie d’animazione di successo, Silicon Valley, 6 divertenti stagioni che si possono vedere su Sky e Now Tv, ha una scrittura brillante e sismica che mima l’effetto ininterrotto delle “disruption”, le innovazioni tecnologiche che ridisegnano in continuazione economie e configurazioni del paesaggio delle nuove tecnologie, ma allo stesso tempo si nutre della comicità corale, surreale e brillante del birignao del gergo informatico, nutrito di supercazzole formidabili (il “Weissman Score”, per esempio, che dovrebbe misurare la qualità di compressione di un algoritmo, se lo sono inventato loro).
Apparentemente, la comicità travolgentedella serie si basa “su un gruppo di nerd illusi e sognatori costretti a scontrarsi con la cattiveria e il cinismo delle grandi corporation” (Francesco Martino, “Serial Minds”). In realtà, i protagonisti, oltre a scolpire per colpi decisi e imprevedibili una serie di memorabile caratteri, compongono l’affresco di una generazione dove sono assenti le famiglie e impera il sogno del botto economico ma sul piano dell’affettività, del sesso, dell’uscita definitiva dall’adolescenza, nessuno di essi possiede un navigatore efficiente o un algoritmo affidabile.
Ma la serie ci persuade anche di un’altra idea, molto contemporanea: come i grandi musicisti, matematici, o atleti, i grandi imprenditori fanno qualcosa di decisivo o geniale entro i trent’anni. Oppure non la faranno mai.